D'ANGELO PALACE HOTEL

Via lungomare fata Morgana 14/A, MAZARA DEL VALLO TP Sicilia
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Animali Ammessi

  • Cani taglia Piccola
  • Cani taglia Media
  • Cani taglia Grande
  • Gatti
  • Altri Animali

Servizi per Animali

  • Pet Sitter
  • Veterinario
  • Cibo

Servizi Struttura

  • Accesso Disabili
  • Aria Condizionata
  • WiFi/Internet Point
  • Parcheggio Privato
  • Navetta/Trasferimenti
  • Giardino
  • Tv
  • Culla per Bambini

Descrizione

D'Angelo Palace Hotel sorge di fronte al Porto Nuovo di Mazara del Vallo a pochi passi dalla splendida spiaggia di Tonnarella. La struttura, composta da 5 piani, e' stata progettata per dare il massimo del confort e dell'eleganza. Gli arredi in ciliegio perfettamente armonizzati con i tendaggi, tappeti, luci, rendono l'albergo soft ed elegante.


Nei Dintorni

Mazara del Vallo è un comune che sorge sulla costa ovest della Sicilia, alla foce del fiume Màzaro, che affaccia direttamente sul Mar Mediterraneo e che dista meno di 200 chilometri dalle coste nordafricane della Tunisia

cosa vedere:

Casbah

Il Satiro

Descrizione

Uno dei reperti da visitare a Mazara del Vallo è sicuramente la statua del Satiro danzante, dalla quale prende il nome il museo che lo ospita, Museo del Satiro.

Rinvenuta nel corso di una battuta di pesca nelle acque del Canale di Sicilia nel 1997, il recupero del reperto venne effettuato in due fasi dal peschereccio “Capitan Ciccio”: prima venne recuperata la gamba e, successivamente, un anno dopo, il corpo, adagiato a 500 metri di profondità.

La statua è un esempio di scultura bronzea ellenica, databile quindi tra il IV e il III sec. a.C., pesa 96 kg ed è alta più di due metri. Valutata l’importanza del ritrovamento, il Satiro venne consegnato al Museo Civico di Mazara del Vallo e, nell’ottobre del 1998, all’Istituto Centrale per il restauro di Roma. I lavori vennero ultimati nel 2003; la statua per un breve periodo fu esposta al Palazzo Montecitorio di Roma, per poi essere riconsegnata alla città di Mazara, dove fu allestito un museo ex novo nell’ex chiesa di Sant’Egidio.

La statua raffigura un satiro, identificato come tale viste le orecchie a punta, la capigliatura inumana e la presenza di un foro nella parte posteriore del dorso, dove, probabilmente, era incassata una coda. Secondo una ricostruzione, il Satiro è colto nel momento dell’estasi della danza orgiastica, celebrate in onore di Dioniso, e ruotava sulla gamba destra impugnando i simboli del culto, nella mano sinistra il “kantharos”, il calice per il vino, e nella destra la canna del tirso, attributo di Dioniso, ornata da un nastro e coronata da una pigna. Il capo abbandonato, la chioma fluente, le labbra dischiuse e la torsione del busto fanno pensare al delirio della danza unita all'eccitazione provocata dal bere.

Come accennato, la statua si trova nell’ex chiesa di Sant’Egidio, edificio di rilevante interesse architettonico, apparente all’omonima Confraternita. La chiesa fu costruita tra gli inizi e la fine del 1500 ed è espressione del rinascimento siciliano. Evento importante svoltosi all’interno della chiesa fu il plebiscito per l’annessione al Regno d’Italia tra il 21 e 22 ottobre 1860.

Teatro Garibaldi

Cattedrale

Descrizione

La Cattedrale del Santissimo Salvatore, chiesa dell'omonima diocesi, è il principale luogo di culto cattolico di Mazara. Venne costruita per volere di Ruggero I, conquistatore e primo Gran Conte di Sicilia, dopo un voto espresso durante la battaglia contro i Saraceni nel 1072.    

Etienne de Rouen, vescovo e monaco normanno, ne diresse i lavori tra il 1086 e il 1093, costruendola sulle rovine di un’antica basilica distrutta dai Saraceni nell’826. L’originale struttura normanna della Cattedrale sopravvive oggi in pochi elementi: nell’abside e nelle mura del transetto. La chiesa infatti venne ricostruita nella seconda metà del 1600 da Don Pietro Castro assumendo così lo stile appartenente al barocco siciliano, pianta basilicale e croce latina, con un possene cmpanile che domina la facciata esterna. Gli interni della Cattedrale ospitano numerosi affreschi e, di rilevante importanza, il gruppo marmoreo della “Trasfigurazione”, opera eseguita nel 1535 da Antonello Gagini, che si erge maestosamente nell’abside e sull’altare centrale della Cattedrale. La composizione scultore raffigura Gesù, nella sua divinità, sul monte Tabor. Attorno, i profeti Mosè ed Elia e i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni.

È bene ricordare che Mazara ospita svariate opere architettoniche, dalla Chiesa della Madonna della Giumarre, alla chiesa e monastero benedettino di San Michele Arcangelo del XII secolo, il Seminario dei Chierici, del 1710, che ospita il Museo Diocesano, il Palazzo vescovile risalente al 1596.

Museo Diocesano

Arco Normanno


Nei Dintorni con Animali

POSSONO VISITARE LA RISERVA NATURALE DI CAPOFETO 

La composizione sabbiosa della costa rende il luogo particolarmente adatto alle giornate di gioco dei vostri ANIMALI.